mercoledì 17 novembre 2010

Urbanistica dal basso per volare in alto...


Sarà, ma questa bella competizione di idee per le primarie a 5 stelle, mi sta invogliando a condividere tutto ciò che mi frulla per la testa.
L'argomento è l'urbanistica, una materia che ai tempi in cui ero studente di architettura, era  raramente amata e chi palesava questo amore, veniva gentilmente emarginato... Tutti volevamo essere Renzo Piano, Herzog&DeMeuron, Foster e quasi nessuno voleva essere Giovanni Astengo (chi non lo conosce lo cerchi su WiKi).
Oggi, invece, mi è molto più chiaro che la pianificazione e l'idea della città nel suo insieme è più importante della singola opera d'arte architettonica, coglierne la bellezza fino a poco tempo fa era difficile, ma oggi usando google map, se guardate bene la nostra Torino dall'alto, riconoscete nella sua complessità una forma armonica, progettata e devo dire bella.
La Torino Romana del quadrilatero, la cinquesettecentesca dell'ampliamento di via Roma via Po, l'ottocentesca espansione dopo le mura situate sugli odierni corso Vittorio corso Galileo e piazza Statuto, le sue reti di Piazze e i suoi assi di collegamento verso Rivoli, Valentino, Stupinigi, Miraflores. Insomma un bellissimo progetto deciso dall'alto che adesso ribalteremo completamente.
Proviamo,  senza arroganza,  a giocare al  progetto urbanistico dal basso.
Per farlo utilizzerei 2 concetti,  semplici, per la progettazione di un Piano, gli Attrattori e i Detrattori ( che non sono in questo caso i nostri avversari politici). I primi sono punti di interesse non solo storico artistico ma sociale culturale economico dei nostri quartieri, un esempio un piccolo slargo tra i palazzi che la sera si trasforma in piazza urbana senza essere stata pensata a quello scopo, una via di negozietti che resiste all'avanzata dei centri commerciali, un campo di calcio libero da scuole calcio, gestioni circoscrizionali, spartano ma autosufficiente ( ne ho uno vicino a casa mia) etc.. I detrattori sono luoghi abbandonati a se stessi in declino, spazi verdi inutilizzati, spazi inutili costruiti solo perchè si dovevano fare, zone nascoste da un parcheggio o da un cartellone pubblicitario etc. etc..
Insomma camminate,cercateli e annotate la via e il numero civico, fatelo in ogni circoscrizione, in ogni quartiere in ogni via. Una volta raccolti i dati, mandatemeli qui su facebook o via mail (antonino.iaria@piemonte5stelle.it) e io comincerò a mapparli su una foto aerea, associandogli un colore diverso per tipo, e una forma diversa per categoria. Creeremo una mappa sensibile di luoghi che potranno essere messi in relazione con le piste ciclabili esistenti in progetto o volute da noi, con il PRGC attuale,e el sue previsioni.
Potremmo vedere se esiste una zona densa di attrattori, e questa potrebbe diventare un area pedonabile perenne o periodica, potremmo segnalare delle aree verdi degradate, che con pochi soldi verrebero utilizzate.
Più materiale raccogliamo e meglio viene il progetto. Ho dato per scontato che il centro storico è considerato un attrattore unico, io vorrei delle segnalazioni dai quartieri " fuori le mura" ...
Questo gioco finirà alle elezioni comunali e potrà essere se viene bene, uno dei punti del programma.
Divertiamoci colleghi .......

Bozza sul forum di Torino a 5 stelle 

L'ANSIA DI CORREGGERE L'ANSA



(ANSA) - TORINO, 9 NOV - Il Movimento 5 Stelle, che alle ultime regionali ha sparigliato i giochi in Piemonte presentando un proprio candidato e ottenendo il 4% dei consensi, ripete oral'operazione al Comune di Torino. In occasione delleamministrative 2011, quando i torinesi dovranno scegliere ilsuccessore di Sergio Chiamparino, i grillini correranno da soli presentando un loro candidato. Il nome sarà scelto all'interno di una rosa di tre, che sonogià stati selezionati per mezzo di primarie interne. Ilprossimo passo saranno le primarie aperte ai cittadini, che si terranno nei fine settimana di fine novembre e inizio dicembre,via internet e con i classici banchetti per strada. I torinesisaranno chiamati a scegliere fra Viviana Rosso, casalinga madredi quattro figli; Vittorio Bertola, ingegnere esperto di diritti su internet; e Antonio Iaia, architetto ambientalistaspecializzato nell'efficienza energetica degli edifici. "I sondaggi - sottolinea il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Davide Bono - a Torino ci danno al 7%. Considerando che il risultato delle regionali in cittàera stato il 3,66%, avremmo raddoppiato i consensi in sei mesi,e senza fare campagna elettorale". "Puntiamo - aggiunge - ad andare al ballottaggio. E oltre al candidato sindaco presenteremo una serie di candidaturetecniche, mirate a dotarci di consiglieri comunali esperti nellediverse materie da inserire nelle commissioni consiliari dellaprossima giunta comunale di Torino". (ANSA).


Sono un poco emozionato nel scrivere, perchè per la prima volta l'agenzia Ansa ha parlato di me,la notizia è sulle primarie del movimento 5 stelle di Torino, io sono tra i 3 papabili candidati, e sono molto contento di esserci. Ma quando ho letto la notizia mi è venuta subito l'ansia di correggere l'ansa, ansia che mi ha fatto stare sveglio al'una di notte per scivere questa nota... cito testualmente ciò che dicono di me :
"e Antonio Iaia, architetto ambientalistaspecializzato nell'efficienza energetica degli edifici" , a parte il nome e cognome sbagliato, errore che mi fa compagnia dalle elementari (Iara, Faria etc.) ciò che vorrei correggere è la frase "esperto di efficienza energetica degli edifici", io non sono modesto ma non voglio attribuirmi titoli che non mi appartengono ancora , e che si guadagnano sul campo lavorando e studiando bene l'argomento, quindi vorrei sostituire "esperto di efficienza energetica degli edifici" in professionista appassionato di efficienza energetica che si sta preparando seriamente, studiando e proponendo costruzioni ad alta efficienza energetica , avvalendosi di collaboratori esperti della materia. So che magari questa puntualizzazione interessa solo me, ma siamo pieni di "esperti" che vendono aria, abili solo a fare  marketing di se stessi, senza contenuti.
L'ansia mi è passata e vi auguro buona notte a tutti.


I movimentisti 5 stelle NON parlano del movimento ma si MOVIMENTANO.

Ciao a tutti, grazie al compleanno di un mio caro amico e compagno di squadra di pallavolo, ho riscoperto un video del grandissimo Julio Velasco, per chi non lo sapesse ex allenatore della più grande nazionale di pallavolo che l'italia abbia mai avuto, il quale, in maniera limpida, spiega esattamente uno degli atteggiamenti più distruttivi in cui incorriamo, chi più o chi meno, quando affrontiamo un problema complesso: LA CULTURA DEGLI ALIBI.
Chi ha giocato a pallavolo sa che per fare una schiacciata deve arrivare la palla al ricevitore che la manda all'alzatore che a sua volta la alza allo schiacciatore, e raramente tutto fila perfettamente, quindi capita che lo schiacciatore sbaglia e dice all'alzatore alzala meno alzala di più. L'alzatore a sua volta dice al ricevitore dammela meglio, il ricevitore ultimo della catena se la può prendere solo con il pubblico con la luce etc.
Questo atteggiamento lo stiamo a volte riproponendo all'interno del nostro movimento 5 stelle che ha senso solo se è un gioco di squadra, e non un nuovo gruppo politico che lavora per trovare nuovi leader a cui delegare il nostro futuro.
Riprendendo  l'esempio pallavolistico di prima si notano molte similitudini, abbiamo il ricevitore che è il movimento 5 stelle come entità che manda la palla, (cioè i problemi che dobbiamo affrontare), alll'alzatore, che in questo caso è il comitato promotore  di una lista che si presenta ad un elezione, quest'ultima lancia la palla ormai addomesticata all'eletto/candidato che la schiaccia nelle istituzioni sperando di segnare il punto.
Se qualcosa non va per il verso giusto comincia la catena delle responsabilità a ritroso si parte dall'eletto o candidato a qualche ruolo, che si lamenta con il comitato promotore, del fatto di non avergli dato tutto ciò di cui aveva bisogno per emendare una legge per fare un dibattito pubblico ect. il comitato promotore a sua volta scarica sul movimento allargato il fatto di non aver indicato chiaramente quali erano i suoi obbiettivi o le sue aspirazioni,  il movimento se la può prendere con i media con i partiti tradizionali con Berlusconi PD etc.
In conclusione tutti hanno potuto creare il proprio albi ma la palla non l'ha schiacciata nessuno.
Velasco ribalterebbe il ragionamento, il movimento riceve i problemi le aspirazioni le soluzioni le volontà di una massa di cittadini, per fortuna sempre più grande, che ribaltano su un gruppo di cittadini ( Comitato promotore) che si impegnano a organizzare una struttura strumentale allo scopo ( esempio elezioni counali), il più possibile aperta alla partecipazione, che non si lamenta di ciò che gli arriva dal movimento ma ne trae il meglio possibile e si impegna  testare, studiare, discutere e modificare.  Alla fine  indirizza il risultato verso lo strumento necessario per entrare nelle istituzioni cioè il candidato o l'eletto.
Quindi l'atteggiamento giusto non è:  non mi attivo nel movimento perchè non c'è una struttura organizzata che mi guida passo passo, ma: mi attivo sapendo sia, che devo organizzarmi in modo da integrarmi all'interno del movimento e sia che ciò che troverò raramente è come lo vorrei.
Insomma dobbiamo fare delle alzate difficili e schiacciare palle non perfette, sapendo che la squadra che riesce a fare questo vince spesso e gica bene sempre.



Link del grande Julio